L'autore, nel suo narrare sapientemente in bilico tra asciuttezza e ridondanza, segue passo dopo passo il protagonista (Il geniale architetto cinquantacinquenne Filippo Menfi), lo incalza da vicino, ne spia i movimenti, ne indaga gli stati d'animo.
Lara, il dolce cane di tre anni appartenuto al figlio scomparso, gli farà da guida verso la nuova dimensione esistenziale nella quale egli muove i primi passi di uomo segnato dal dolore.
Romanzo durissimo e dolcissimo nel contempo, talvolta spietato, talvolta struggente, a tratti persino poetico. Senza mai tradire lo stile narrativo teso e furente, Balzarro scuote, irrita, e infine commuove con la potenza della parola e la suggestione delle immagini.
La copertina del romanzo è una fotografia tratta dall'album "Palpiti di luce" di Nicola De Luca, al quale viene rivolto un sentito ringraziamento per la concessione all'utilizzo dell'immagine.
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